VEGAN e BIO: tutto quello che devi sapere sulla dieta, per un sonno perfetto

Set 13, 2017 | Lifestyle

Quello del sonno è un meccanismo estremamente delicato a cui concorrono tutte le abitudini che caratterizzano il nostro stile di vita. E tra queste l’alimentazione è, senza ombra di dubbio, la più importante. La sintesi delle sostanze che mangiamo è, infatti, alla base di tutte le funzioni vitali e, dunque anche del sonno. Come logico, dunque, non esiste una regola che possa valere per tutti: ognuno di noi è diverso, i nostri corpi reagiscono differentemente agli stimoli, anche a quello apparentemente più insignificante. Esistono però delle regole generali alle quali tutti dovremmo attenerci. Perché l’organismo umano ha delle necessità che hanno valore assoluto. Ad esempio è provato che mangiare molto presto la sera, consumare preparazioni leggere e facilmente digeribili, fare attenzione al contributo calorico del cibo consumato determina una qualità del sonno e, con esso, una qualità dei sogni nettamente migliore.
Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Frontiers in Psicology* da ricercatori Canadesi (che hanno lavorato su un campione di 300 studenti sottoponendo loro un questionario con domande specifiche sul sonno e l’alimentazione), i cibi che possono disturbare maggiormente il ciclo del riposo sono il formaggio e la carne, insieme a cioccolato e spezie. In questo senso, dunque, non c’è dubbio che l’alimentazione vegana, poiché prevede la totale assenza di questi cibi dalla dieta, se non garantisce di per sé il riposo perfetto, per lo meno esclude a priori alcuni fattori di disturbo del sonno. Ma c’è altro. Va tenuto, infatti, in considerazione che nella maggior parte dei casi, che sia frutto dell’adesione ad una moda o di un convincimento profondo, i vegani sono spesso più attenti rispetto alla media dei consumatori alla qualità del cibo che portano in tavola. Ciò significa che prediligono alimenti poco raffinati, prodotti che non hanno subito troppe lavorazioni, cibi che non sono contaminati da sostanze chimiche, per lo più provenienti da coltivazioni biologiche.
Anche se non esistono studi divulgativi al riguardo, molti esperti sono concordi nell’affermare che l’altro grande fattore che garantisce la salute del nostro organismo a lungo termine e che influisce positivamente sull’equilibrio biochimico di ognuno di noi è il consumo dei prodotti biologici. Se è vero che siamo una “macchina perfetta”, infatti, è vero anche che la contaminazione biochimica degli alimenti che ingeriamo può avere effetti negativi sulle nostre funzioni vitali.
E il sonno non ne è esente.
In questo caso la difficoltà è riuscire a riconoscere un cibo VERAMENTE biologico da uno SPACCIATO per tale. Non si può infatti credere alle etichette che riportano la dicitura “bio” o “vegan” nei prodotti che troviamo al supermercato poiché essi subiscono lavorazioni industriali molto invasive e per essere conservati, checché se ne dica, hanno la necessità di contenere o venire a contatto con sostanze chimiche estranee.
Dunque, per escludere alcuni fattori biochimici che possono alterare il sonno, è preferibile fare uso costante di prodotti biologici, esattamente come sarebbe meglio, se non si è vegani, “comportarsi da vegani” almeno nei pasti serali. Tutto questo a patto, però, che i prodotti siano realmente biologici e che si tengano in considerazione anche l’indice glicemico degli alimenti e la qualità dei grassi, che sono i due elementi che più di tutti possono influenzare la digestione. E’ certo, infine, che se di base seguite una dieta equilibrata e fate attenzione a quello che portate in tavola, il vostro sarà un buon sonno anche con qualche piccola “concessione”.

* http://journal.frontiersin.org/journal/psychology

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